Perchè il mio cavallo è pigro? come posso insegnargli a rispettare le mie gambe.

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I cavalli sono animali e come tali comprendono l'addestramento se è impartito con un codice molto semplice. Questo codice, questo metodo, funziona su un concetto di "pressione e rilascio di pressione".

DEVE essere semplice. Chiaro. Facile. Per cavalieri e per cavalli.

Non smetterò mai di sottolineare l'importanza di non complicare eccessivamente uno sport che è già di per sé molto complicato, date le moltissime variabili che si possono presentare.

In questo articolo vi spiegherò con semplici esempi come funziona il metodo di pressione e rilascio.

Immaginiamo un cavallo ancora non addestrato, un cavallo molto giovane che non è mai stato montato e che per comodità chiameremo Billy.

L’esempio di un cavallo alle prime armi è puramente teorico ma vi permetterà di capire meglio ciò che sto cercando di spiegarvi .

Se avete un cavallo più esperto o più anziano non preoccupatevi: questo articolo è perfetto anche per voi. Infatti la cosa bella di questo sistema è che è universale, funzionerà sul cavallo esperto come sul giovane, su quello grande e su quello piccolo, economico o costoso, sul cavallo da competizione e quello da scuola. Potrebbe funzionare su un asino o su una mucca se volessimo: andremo a lavorare sul cervello del cavallo, non sul suo corpo.

Ora, tornando al nostro amico Billy, l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è un cavaliere e lo chiameremo Mario.

Come ho detto prima ovviamente questo è solo un esempio, poiché nella vita reale nessuno salirebbe mai su un cavallo che non ha avuto una adeguata precedente preparazione da terra, sarebbe estremamente pericoloso quindi non provate a fare a casa quello che vi dirò senza l'aiuto di un professionista. Però immaginiamoci che Mario si metta per la prima volta in sella sul nostro Billy il quale, vi ricordo,è un cavallo

ancora totalmente inesperto.

La prima cosa che Mario chiederà al cavallo, il suo primo obiettivo, sarà quello di andare avanti. Il segnale che usiamo per chiedere ai cavalli di camminare in avanti è una leggera pressione con le nostre gambe intorno ai loro fianchi.

Quindi Mario applica una leggera pressione delle sue gambe (attenzione alla parola leggera - questa è la chiave).

Billy sicuramente percepirà questa pressione, tutti i cavalli del mondo percepiscono questa pressione.

È nella natura del cavallo volersi liberare da qualsiasi tipo di pressione, ma Billy non sa ancora come farlo.

Billy ha molte possibilità di fronte a se', il ragionamento nel suo cervello probabilmente sarà una cosa di questo genere: "Sento questa pressione, voglio liberarmene, cosa posso fare per liberarmene?"

Billy può provare diversi modi per "far smettere" Mario di applicare la pressione delle gambe.

Potrebbe provare a girarsi e guardare la sua gamba e annusarla per esempio, potrebbe provare a muoversi lateralmente o all'indietro, potrebbe provare a calciare la gamba come farebbe se ci fosse una mosca, potrebbe provare a camminare in avanti e cosi via..

Mario deve aspettare il momento esatto in cui la reazione di Billy coincide con il suo obiettivo, che è avanzare. Manterrà la pressione per ogni risposta "sbagliata" che il cavallo sta provando; a volte dovrà aumentare la pressione (lo vedremo più avanti); ma non appena (il tempismo è la chiave) abbiamo la risposta giusta da parte del cavallo, quindi non appena Billy decide di camminare in avanti, Mario dovrà assolutamente rilasciare la pressione delle gambe.

Rilasciare la pressione è il nostro modo di dire ai cavalli "sì, è quello che ti ho chiesto, quindi ora smetto di chiedertelo".

Ora immaginate cosa succede nel cervello di Billy appena sente il rilascio della pressione: "Wow! Ha funzionato! Questo è il mio modo di sbarazzarmi di quella pressione. Facile!"

Cosa è appena successo? Mario e Billy parlano la stessa lingua. Semplice.

Ora, basterà fare alcune ripetizioni di questa stessa richiesta, seguendo lo stesso metodo e il risultato è che avremo indotto una reazione automatica nel cavallo e questa diventerà un'abitudine per Billy, perché è un processo che comprende chiaramente e ne è contento. Ora ogni volta che sentirà la pressione delle gambe, la sua reazione automatica sarà quella di camminare in avanti.

È davvero cosi semplice e deve esserlo.

Quindi questo è il gioco azione/reazione di cui stavamo parlando.

Pressione - risposta giusta - rilascio della pressione.

Ciò significa che alla fine non è così importante come chiediamo le cose ai nostri cavalli, ciò che conta di più è che lo chiediamo sempre allo stesso modo. Seguendo lo stesso metodo.

Come si traduce questo metodo in un cavallo più esperto?

È esattamente lo stesso processo, ma qui dobbiamo aggiungere un' altra considerazione. I cavalli più esperti, proprio in quanto tali, potrebbero sapere benissimo cosa significa una certa pressione, ma potrebbero scegliere di ignorarvi.

Questo è un problema molto comune che molti cavalieri avranno sperimentato ad un certo punto della loro carriera.

“Il mio cavallo è pigro, non è abbastanza sensibile! ” Quante volte abbiamo sentito dire così?

Non è assolutamente vero: il cavallo pigro o insensibile non esiste. Tutti i cavalli di regola sono sensibili, scelgono solo di ignorarvi. Scelgono di ignorarvi, molto probabilmente, perché non siete stati abbastanza veloci a rilasciare la pressione ogni volta che c'era la risposta giusta da parte del cavallo.

Un semplice esempio per spiegare.

Immaginate che Mario non sia abbastanza attento/esperto/preciso nel rilasciare la pressione delle gambe quando Billy parte al passo in avanti. Cosa penserà Billy? "Ho sentito la pressione delle gambe, volevo liberarmene, quindi ho camminato in avanti, ma la pressione non si è fermata. Forse allora non devo camminare in avanti quando sento la pressione delle gambe. Cosa devo fare? Non capisco. La prossima volta che avverto la pressione delle gambe non camminerò in avanti, perché anche se lo faccio, questa pressione non cessa "

Billy non è l'unico cavallo che la penserebbe così, la penserebbero tutti così, quello diventerebbe il loro istinto: ignorarvi. Perché non siamo chiari, perché non lasciamo mai la pressione nel momento giusto, qualunque cosa il cavallo faccia.

Vi suona familiare?

La buona notizia è questa: ogni cavallo può diventare di nuovo "sensibile" e rispettoso degli aiuti. È una questione di metodo e determinazione.

Immaginiamo che mi arrivi in addestramento un cavallo da migliorare che risulta al suo cavaliere apparentemente pigro e insensibile perchè ha imparato a ignorare la pressione delle gambe. La prima volta che chiedo di andare avanti lo farò esattamente allo stesso modo, con una leggera pressione. Poi dovrò aspettare per i prossimi 2 secondi per vedere come il cavallo decide di rispondere. Se è ancora fermo dopo 2 secondi e quindi ha deciso di ignorarmi, applicherò di nuovo lo stesso tipo di pressione, solo leggermente più forte, per vedere se questa indurrà la giusta reazione nel cavallo. Quindi aspetterò nuovamente un paio di secondi, come prima. Se mi ignora di nuovo (può succedere) dovrò insistere con lo stesso procedimento, solo un po più forte e così via... Aumentare la pressione, provocherà ad un certo punto una risposta nel cavallo. Non appena il cavallo dà la risposta giusta è indispensabile che io rilasci la pressione.

Poi di nuovo. E di nuovo. La ripetizione è la chiave. Presto il cavallo capirà che deve rispondere alla prima richiesta leggera, in modo che la pressione venga rilasciata. Se non risponde, la pressione aumenterà.

Sembra semplice vero? Deve essere semplice. In questo modo i cavalli capiscono. In questo modo creiamo un linguaggio e una partnership con il nostro cavallo. In questo modo possiamo lavorare verso un'equitazione in leggerezza. Il nostro obiettivo deve essere sempre quello di fare le più piccole azioni possibili, non le più forti o le più grandi.

Metodo. Costanza. Tempismo. Tutto questo sembra ovvio e semplice, ma funziona. Solo che non è facile. Il primo passo è capire il metodo. Comprendere il perché e il come.

Questo è il modo più etico di addestrare un cavallo e credo quindi che sia il metodo a cui tutti noi dovremmo mirare. Diminuendo le pressioni, non aumentandole. Dobbiamo fare di meno, non di più. Essere più leggeri, non più forti. Non concentriamoci solo sulla pressione, concentriamoci soprattutto sul rilascio di queste pressioni. Ascoltiamo i nostri cavalli. Ogni cavallo può migliorare la propria risposta agli aiuti, tutti quanti. Non è mai troppo tardi. Questo è il metodo che ho usato con tutti i cavalli che ho addestrato nelle varie discipline (dressage, salto ostacoli e completo) ma anche per i cavalli della scuola del nostro Centro Equestre Il Paretaio di cui sono responsabile. Per qualunque chiarimento o approfondimento o per ricevere altri articoli con lezioni di addestramento potete tranquillamente scrivere a info@ilparetaio.it oppure potete contattarmi su FB o Instagram Ilparetaioit .

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Pietro De Marchi 2020-04-30